“Apre le porte” il Parco Inclusivo di Palù

Con l’inaugurazione di sabato 27 settembre 2014, apre ufficialmente le porte il Parco Inclusivo in via Sant’Eurosia a Palù, di titolarità dell’amministrazione comunale della città di Conselve.

E’ stato proprio il sindaco, sig. Antonio Ruzzon, a dare avvio ai saluti lasciando, poi, spazio ai delegati della Billi Integration Onlus, ideatori del Parco secondo la filosofia dell’inclusione e del benessere psico-corporeo, per spiegare ai presenti le radici e il senso del progetto. La Billi Integration Onlus è un’associazione che promuove e sostiene la ricerca e la sperimentazione psico-pedagogica, in stretto contatto con dipartimenti universitari ed Enti operanti sul territorio nazionale ed internazionale.


 

Sono, quindi, proseguiti gli interventi delle persone incaricate di rappresentare la Regione del Veneto e la Fondazione CARIPARO, i cui sostegni e contributi sono stati importanti per la realizzazione dell’opera.

Anche la dr.ssa Marta Rappo, a nome della direzione sociale dell’Azienda Ulss 17 ha sottolineato la rilevanza del progetto in un territorio, la località di Palù per l’appunto, che da anni, grazie alla presenza e all’impegno di Alambicco Onlus, promuove l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Alle persone con disabilità e alle loro famiglie ha dato voce proprio la presidente della Cooperativa Sociale Alambicco, Graziella De Marchi, sottolineando come il progetto del Parco Inclusivo, innovativo nel suo genere, acquista maggior valore grazie alla prossimità con Alambicco che con la propria offerta di servizi diurni e, presto anche residenziali, in risposta dei bisogni delle persone con disabilità del territorio, può contribuire a creare veri momenti di incontro, scambio e crescita reciproca in un’ottica inclusiva e di attenzione alla persona con disabilità.

 

Il momento conclusivo della benedizione e del taglio del nastro ha, poi, conferito valore simbolico ad un progetto il cui messaggio profondo è proprio quello di educare le generazioni future ad essere “comunità senza barriere” e per questo è stato denominato in memoria di una grande educatrice per il territorio di Conselve, la Canossiana “Madre Emma Longhin”.